Mangiare mozzarella di vacca: ecco le conseguenze

La mozzarella è un alimento che fa parte, ormai da secoli, della tipica dieta mediterranea. Inizialmente si produceva solo mediante utilizzo di latte di bufala, ma negli anni successivi iniziò la produzione di diverse varianti come quella di latte di vacca, che ad oggi risulta la più utilizzata. Tra le diverse varianti sono presenti quelle di latte misto tra vaccino e bufalino, oppure quelle di latte caprino o pecorino; ad ogni modo il produttore deve sempre specificare in etichetta le percentuali di latte contenuto al suo interno. Esistono inoltre anche altri tipi di mozzarella; quella per pizza, che deve contenere meno acqua e meno grassi rispetto alla mozzarella da tavola, e la mozzarella light, meno calorica ma allo stesso tempo meno salutare per via di addensanti e additivi.

Mozzarella di latte vaccino

Ma soffermiamoci sulla mozzarella di latte vaccino, possono esserci conseguenze derivate dal suo consumo? La prima cosa da tenere in considerazione, ovviamente, sono le quantità; in quanto latticino, infatti, andrebbe consumata un paio di volte a settimana per via dei grassi e del colesterolo contenuti in essa. Quello che però capita a tutti è di dimenticare, in qualche angolo del frigo, una mozzarella che ritroviamo scaduta. Le domande che ci poniamo sono: posso ancora mangiarla? Che conseguenze possono esserci? La scritta “da consumare preferibilmente entro il…” non è messa lì a caso, poiché con la mozzarella scaduta c’è poco da scherzare.

Partiamo col dire che se è scaduta da una settimana, non dovete pensarci nemmeno un attimo prima di buttarla, di certo la vostra salute non vale qualche centesimo. Se, invece, è scaduta entro 3 giorni, ci sono diversi fattori da tenere in considerazione; la temperatura di conservazione è sicuramente importante, ma dobbiamo principalmente osservarne le proprietà organolettiche. Dobbiamo, quindi, verificare se la mozzarella non emana un cattivo odore e se ha mantenuto il tipico colore bianco candido, perché se varia sul verde è sempre meglio evitarla, anche se è scaduta da un giorno.

Se, invece, odore, colore e gusto sono ancora accettabili, possiamo consumarla meglio se previa cottura come, per esempio, sulla pizza. Nel migliore dei casi, i rischi a cui possiamo andare incontro sono crampi allo stomaco, diarrea e nausea, mentre se la mozzarella è in pessime condizioni possiamo rischiare di prendere la Listeria Monocytogenes, un pericoloso batterio che si forma nei latticini e può portare alla listeriosi.

Erika Lisuzzo
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