Quante calorie ha il gelato con fruttosio? Ecco la risposta

Quando acquistiamo un alimento fa sempre piacere conoscere con esattezza tutti gli ingredienti impiegati nella sua creazione, al fine di vederci chiaro e poterci regolare anche in caso di dieta mirata. Da non sottovalutare, inoltre, anche la conoscenza in sé della materia prima in questione, come nel caso di questo articolo sul fruttosio. Verrebbe da chiedersi se ci sono delle controindicazioni specifiche per quanto riguarda questo dolcificante, che spesso è impiegato nella realizzazione del gelato. Alcuni dicono che il fruttosio è più dannoso del classico zucchero, altri dicono il contrario; cerchiamo di capirci meglio.

Fruttosio: bene o male?

Il fruttosio è un edulcorante, proprio come lo zucchero, quindi fa parte dei glucidi, meglio noti come carboidrati. Essi sono composti da idrogeno, carbonio e ossigeno, e rappresentano una delle fonti principali di energia per il nostro organismo, quindi ricoprono un ruolo essenziale. In particolare, il fruttosio è il carboidrato presente in natura all’interno della frutta, ma è possibile trovarlo anche nel miele e in alcuni vegetali come la cicoria e la cipolla.

Ma quindi cosa lo rende diverso dagli altri edulcoranti? Esso ha un maggior potere dolcificante, il che permette di utilizzarne quantità minori a parità di peso; possiede, inoltre, un basso carico glicemico (32) e la proprietà di essere insulino-indipendente. Queste sue caratteristiche permettono di realizzare prodotti, come ad esempio il gelato, che contengono meno calorie e hanno pari dolcezza di quelli realizzati con lo zucchero, rendendoli adatti anche a chi ha patologie come il diabete di tipo 2 o insulino-resistenza.

Ci soffermeremo sul gelato contenente fruttosio, che in genere apporta circa 177 kcal per 100 grammi di prodotto. Troviamo, inoltre, 4 grammi di proteine, 8,6 grammi di grassi e 21 grammi di carboidrati, in questo caso composti da fruttosio; il tutto con un indice glicemico pari a 35, perfetto per i diabetici ma che, ovviamente, subisce delle variazioni al variare del gusto che si vuole ottenere.

Questo dolcificante, in generale non ha grosse controindicazioni, tuttavia si può andare incontro a effetti collaterali se ne assumiamo in eccesso. Nello specifico, potrebbe portare a disturbi gastrointestinali in acuto, cioè subito dopo l’assunzione, oppure a livello cronico può causare danno epatico (ai danni del fegato). Quest0 problema non è riscontrabile dall’assunzione di frutta in quanto il livello di fruttosio al suo interno è abbastanza contenuto, ma dobbiamo fare attenzione a non eccedere con i prodotti industriali che potrebbero celarne quantità elevate.