Quali sono i valori nutrizionali del capocollo? Ecco la risposta

Almeno una volta in macelleria vi sarà sicuramente capitato di imbattervi in una bella fetta di capocollo, che fosse essa di carne fresca, oppure conservata e trasformata per farne l’insaccato. Questo, proviene da una parte molto nobile del maiale, se così vogliamo definirla, ed è localizzato tra la parte superiore della spalla e quella della testa. In parole semplici non è altro che la nuca, o appunto, il collo del maiale e poichè si tratta di una parte molto piccola del suino, il prezzo, solitamente, è più elevato rispetto a quello di altre parti.

Grazie all’alto quantitativo di adipe all’interno dei tessuti, questo taglio si rivela molto tenero, anche se necessita di cotture più lunghe. Ottimo per sia per fare delle ottime cotture in padella o sulla piastra o come arrosto, il suo principale utilizzo è quello che concerne l’omonimo insaccato. Di forma tonda simile ad un salame ma dall’aspetto scuro e violaceo tipico del prosciutto crudo, si cataloga tra i salumi più salati e saporiti. Nelle prossime righe di questo articolo, ne andremo a conoscere i valori nutrizionali e le calorie; sia dell’insaccato, che del taglio di carne fresco.

Tabella nutrizionale

  • Iniziamo dal taglio fresco: esso, in un quantitativo di prodotto equivalente a 100g, possiede 269Kcal, 19g di grassi di cui 7 saturi, 23g di proteine e 0,06 grammi di sale. Al contempo, non vi è alcuna presenza di carboidrati, zuccheri o fibre alimentari. Come sapete la carne di maiale prende il nome di rosata poichè i livelli emoglobina presente nel sangue dell’animale sono inferiori a quelli della carne rossa come manzo, vitello, cavallo e superiori a quelli della carne bianca come pollo, tacchino, coniglio. L’apporto calorico si cataloga in una fascia medio alta, ma tutto sommato, per essere una fetta di carne non si tratta di un quantitativo esagerato.
  • Passiamo adesso all’insaccato, esso contiene, nei soliti 100g di prodotto, 396Kcal, 32g di grassi, 27g di proteine e sale a discrezione della lavorazione che gli viene riservata; ad ogni modo, solitamente si tratta di quantitativi che vanno dai 3 ai 5g. Anche in questo caso, ovviamente, non ci sono zuccheri, carboidrati o fibre di alcun tipo. Beh, che dire, non sembra siano necessarie delle spiegazioni specifiche; essendo un prodotto stagionato ha chiaramente un impatto maggiore a livello nutrizionale, non esattamente il top per chi sta affrontano una dieta dimagrante. Nonostante ciò, ogni tanto, qualche fetta non potrà che deliziarci un po’.